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Channel: ROCK 'N' FIOCC
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Spaghetti scenes

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Gli spaghetti compaiono spesso nei film italiani e non... ecco qualche scena super famosa!


UN AMERICANO A ROMA


L'APPARTAMENTO


LILLY E IL VAGABONDO


TOTO'- MISERIA E NOBILTA'


GOODFELLAS- QUEI BRAVI RAGAZZI

Leila Yavari in Lanvin

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E' passato un po' di tempo (credo fosse Giugno) ma ancora penso al meraviglioso abito Lanvin che Leila Yavari, Fashion Director di Stylebop.com, indossava alla fashion week di Sidney

Lanvin dress, Erickson Beamon necklace, Sophie Hulme bag, Manolo Blahnik shoes

pictures via Vogue.comLeeoliveira.comle-21eme.com

Eating your feelings

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-When's the last time you ate? - he asked
-Yesterday, why?
-Because you're eating like- he stopped
I stopped eating and looked up at him with crumbs around my mouth
- You're eating like you're eating your feelings -he said
-What?
- You're eating your feelings
- Come again?
- Are you ok with this whole lost-virginity thing?
Quite honestly, the only thing on my mind was the plate of food in front of me.
- What do you mean by eating my feelings?
-You know, when you're upset about something and you binge-eat to forget about it.

Finally, someone had given a proper name to what I had been doing for years.

-I am not upset about anything- I replied
-Okay, I just wanted to check.

Mark Brennan Rosemberg, Eating my feelings

Saturday music: 60's Girls Bands

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Adoro le girls bands degli anni '60. Dopo un primo post di qualche tempo fa, e un secondo post vi parlo oggi di altre due band:


THE MARVELETTES

Furono il primo gruppo femminile di successo della Motown Records, prima dell'esplosione del fenomeno The Supremes. Le Marvelettes sono particolarmente celebri per il loro primo singolo Please Mr. Postman (di cui si ricorda la cover dei Beatlesdel 1963) che arrivò alla vetta sia della Billboard Hot 100 che della R&B Chart. Nel corso della loro carriera, durata in tutto nove anni dal 1960 al 1969, ebbero ben 19 singoli nella top 40. (cit.Wikipedia)






THE SUPREMES

Originariamente fondato nel 1959 con il nome The Primettes a Detroit, Michigan, il trio aveva un repertorio che includeva musica doo-wop, pop, soul, Broadway e disco. Furono il gruppo di maggior successo commerciale della Motown, con dodici singoli in vetta alla classifica Billboard Hot 100. (cit.Wikipedia)



Amo questa musica!

She wanted to rule the world and she did

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"What are your dreams?"
"To rule the world!"


Film in uscita prossimamente

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Nessuna grande novità dall'ultimo post sui film in uscita ( qui e qui ), mentre sono già usciti nelle sale alcuni dei film presentati a Cannes, di cui vi avevo parlato qui e finalmente stanno uscendo i film candidati ai Golden Globes.

Ultimamente ho visto Behind the Candelabras (divertente) , La vie d'Adele (bellissimo nonostante le 3 ore di durata), Jobs (una cavolata), The Hunger Games (non capisco come ma questa saga mi piace un sacco), Blue Jasmine di Woody (Cate semplicemente pazzesca), The Lunchbox (che tristezza) e 12 years slave (melò bruttarello). Domani ho intenzione di andare a vedere American Hustle (sento puzza di influenze Scorsesiane e Philomena

THE LUNCHBOX



Il cinema indiano è il più prolifico al mondo, con più di 1000 film e 2000 tra corti e documentari prodotti a Bollywood tutti gli anni (il doppio di Hollywood!). Qui da noi arrivano solo alcune pellicole, ultimamente Life of Pi e Slumdog Millionaire. The Lunchbox ha per protagonista lo stesso attore di questi due film, e narra la storia di un uomo che per errrore comincia a ricevere il pranzo tutti i giorni da una donna che non conosce, con cui intrattiene una relazione epistolare.

MC CONKEY



Documentario sullo sciatore estremo Shane McConkey. Il film ripercorre la vita di Shane dall’inizio della sua carriera fino ai giorni di freeskier professionista e alla morte nel 2009 dopo un salto pericoloso.Interessante per i fanatici dello sci

BAD GRANPA



Quarto film della serie tv Jackass, già uscito in Usa, con Johnny Knoxville nel ruolo del nonno 86 enne che combina guai con il nipotino di 8 anni. E per guai intendo cose terribili, guardare il trailer per credere!

PHILOMENA



Judy Dench ancora in grande forma nella storia di una madre che dopo 50 anni si mette sulle tracce del figlio perduto, aiutata da uno scrittore che vuole trarre un libro dalla sua storia.


Cambio di look?

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Stavo pensando di cambiare un po', magari tagliarmi i capelli come in queste foto (non la lunghezza, solo la parte davanti). Una specie di frangia cresciuta... che ne dite? Si o no?

Masculin Feminin


Guy Bourdin, Fashion Films

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'Compulsive Viewing: The Films Of Guy Bourdin' showcases eleven unique fashion films, edited in 2002-2003 from never-before-seen, archival film recorded by the photographer Guy Bourdin. Exposing and exploring Bourdin's grasp of the moving image, this legacy of cinefilms is a stellar example of how a photographer's aesthetic can translates to fashion film.

Recorded during shoots over Bourdin's thirty-five year career, these eleven films were created with original cinefilm released to SHOWstudio by the Bourdin estate as a motion image accompaniment to the major Guy Bourdin retrospective at the Victoria and Albert Museum, London (17 April-17 August 2003) and its international tour.





Common white girl e altre cose da ridere

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QUANTO mi piace trovare accounts stupidi su Twitter, come Shitgirlssay (ve ne ho parlato qui, e qui), Whitegirlproblem e PsychoFidanzata.

Due settimane fa ho scoperto CommonWhiteGirl, ed è stato subito amore (ho retwittato mezza pagina, lo so. E si, ho preparato questo post anni fa)



A parte i suoi tweet dissacranti, le foto collegate a quello che dice fanno davvero ridere


















Se invece volete ridere leggendo dei luoghi comuni di chi lavora nella moda, vi segnalo cielmonpressoffice (qui il tumblr) e lo spassosissimo FashionPRGirlProblems (qui il Tumblr, un must read per chi lavora in ufficio stampa)

Love of a Blonde

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Love of a Blonde, 1965, Milos Forman

Saturday Music: Amanda Lepore

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Amanda by David LaChapelle

Adoro Amanda Lepore, la sua stravaganza e il suo essere eccessiva! Una vera diva


I wake up every day between two and three
I roll out of bed between three and four
I stare in the mirror from four and five
And from five to five-thirty
I thank god I'm alive

I put on my lipstick, my make-up, my hair up
Eye shadow and blush, tease my hair with a brush
I spray my perfume from head to toe
Grab my purse and sunglasses, and I'm ready to go

And you might think I'm crazy
But you don't even know me
And if you think I'm crazy
Well then I'm crazy, well then I'm crazy

But I'm doin' it my way, I'm doin' it my way
My way, my way, my way, my way
I'm doin' it my way, I'm doin' it my way
That's the only way I do it
There I did it
Now it's done

I drink champagne, eat caviar
In the back of a car like a movie star
Gotta catch my plane, and then I'm gone
To London, Paris, France, Milan

That's how it goes, my style it sews
I wear the clothes, to fashion shows
I got a man to my left, got a man to my right
And I live like a god-damn socialite

I'm doin' it, and doin' it, and doin' it (x4)

Yah, I'm doin' it my way, gonna say my thing
If you want it your way, go to Burger King
Cause I live my way, or I'll die my way
In a pink Cadillac, glidin' down the highway
And I'll walk my way, and I'll talk my way
Got my boyfriends parents in shock my way
And I'll sink my way, or I'll swim my way
High heels when I work out at the gym my way

True

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"What I love is this idea of a wardrobe, the idea that we’re establishing certain signatures and updating them, that a change in colour or fabric is enough. I do think that the world doesn’t need many more frivolous bits and bobs that end up left in cupboards or landfills."

Phoebe Philo

This is Banana

Moroccan trip

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Eccomi qui con il resoconto del mio viaggio in Marocco sotto Capodanno. 
Un grande grazie a Miss BaiLing che mi ha dato tanti consigli preziosi!

Arrivati il 26 notte al nostro Riad, siamo partiti alla grande il primo giorno con una gita verso il deserto di Zagora, il più vicino a Marrakech. 
Un pulmino sgangherato ci ha guidati  per 300 km sui monti, fino ad arrivare alle porte del deserto.
La strada è davvero tortuosa (sconsigliata per chi soffre la macchina) e il nostro autista, come tanti in Marocco, guida COME UN PAZZO. Accelera in curva, supera sui tornanti, insomma, ho dormito per non guardare e sussultare ad ogni curva del monte. Il panorama però è davvero mozzafiato.



Si incontrano spesso centri abitati nel mezzo del niente



Prima tappa: la cittadina fortificata patrimonio dell'UNESCO di Ait-Ben-Haddou, su una collina lungo il fiume di Ourzazate, con le sue case fatte di fango in cui vivono ancora 5 famiglie.



E dopo una giornata in pulmino arriviamo alla seconda tappa: il deserto!Questo purtroppo non è il Sahara con le sue dune sabbiose, è più un deserto sassoso con qualche duna ogni tanto. Il vero deserto dista due giorni di auto da Marrakech.


Un percorso di un'ora sui dromedari ci porta al campo tendato in cui dormiremo. Qui cominciamo a conoscere le toilettes marocchine, che reincontreremo nei locali pubblici : non si può tirare l'acqua e la carta va gettata in un cestino accanto al water. Poi si riempie un secchio d'acqua per "tirare lo sciacquone". Ovviamente la doccia non esiste, Giulia, povera illusa. I beduini ci offrono la cena e il tipico té verde, e ci intrattengono cantando e suonando la chitarra.


Giorno 2: dopo una notte gelida su un nudo materasso (portatevi il sacco a pelo se andate!) ci svegliamo verso le 6  e vediamo le dune davanti a noi



La nostra tenda (meglio non mostrarvi l'interno...)


Io (con 5 strati di vestiti addosso) sul mio dromedario che si sta sedendo


E siamo pronti a ripartire verso Marrakech




Tappa a Ourzazate, dove visitiamo il museo del cinema (per niente degno di visita)



e arrivo in città la sera tardi.



L' albergo tradizionale in cui abbiamo alloggiato, Riad Noos Noos, è dentro la Medina, nel quartiere ebraico Mellah, vicino al mercato delle spezie e a dieci minuti a piedi dalla piazza Jemaa El Fna. 
Ve lo consiglio caldamente: la nostra camera stupenda, l'accoglienza impeccabile, la colazione era perfetta e lo spazio del Riad perfetto per chi torna stanco da una giornata di giri per la città, con la stanza biblioteca e la grande hall.

Giorno 3: esploriamo Marrakech


Un giro a Palazzo Bahia e un altro nella zona tranquilla della Kasbah, l'antica cittadella reale, dove si trovano le Tombe Sadiane e il Palazzo El Badi, maestose rovine di un antico edificio, il luogo preferito per nidificare delle cicogne









La piazza principale è sicuramente una delle attrazioni della città, e il suo aspetto cambia dalla mattina alla sera: di mattina c'è un mercato all'aperto, con i venditori di frutta secca e datteri, le stoffe, le spremute (per soli 40 cent), e gli incantatori di serpenti, quelli che decorano le mani con l'henné, i lustrascarpe...
Verso sera i venditori se ne vanno e appaiono i banchetti con tavoli e panche per mangiare i cibi preparati sul momento



Incantatori di serpenti...




Presa a tradimento da due detentori di scimmie, che me le hanno prontamente piazzate addosso (legate con la catena, poverine).

La zona a nord della piazza Jema al-Fnaa è occupata dai Souk, il mercato principale coperto che si snoda su varie viuzze e piazzette, ciascuna dedicata ad una attività: i venditori di pelle (accidenti a me che non ho comprato niente, c'era un chiodo rosso in pelle di cammello...) , i gioiellieri, i tintori..un labirinto di bancarelle che attraversa il centro della Medina ed arriva fino alla moschea di Ben Youssef. Le stradine sono coperte da una tettoia di canne, e i negozietti vendono di tutto, dalle spezie alle babbucce tradizionali, gioielli d'argento, tappeti, lanterne di ferro battuto, argan in tutte le sue forme, candele...Noi abbiamo comprato davvero poco, mi sono tolta lo sfizio di comprare il burro di cacao colorante e poco altro. Contrattare è d'obbligo: necessario scendere di almeno due terzi del prezzo iniziale. Io completamente incapace di contrattare, quasi piangevo quando Michele insisteva :)






Giorno 4: gita a Essaouira! Altro pulmino, altra combriccola con cui viaggiare verso la città sul mare.

 Lungo la via, i famosi alberi con le capre sopra. A quanto pare salgono sui rami per mangiare le bacche di argan (sembrano finte/legate ma sono vere e si muovono!)





Ad Essaouira non abbiamo per un giorno mangiato i cibi tradizionali ma abbiamo pranzato sulle bancarelle piene zeppe di pesce fresco sul porto. Si può scegliere cosa mangiare e si paga in base al peso. Anche qui si contratta: alla modica cifra di 10 euro a persona, io e Michele abbiamo mangiato tanto pesce freschissimo da scoppiare, mai vista una tale quantità a così poco prezzo.



Le vie della Medina somigliano a quelle di Marrakech, con i banchi lungo la strada e i prodotti tipici in vendita






Giorno 5, di ritorno a Marrakech: la mattina la dedichiamo all' Hammam e nel pomeriggio tappa obbligata ai Jardin Majorelle.

Come Hammam saremmo voluti andare al famoso Hamman de la Rose o ai Les Bains de Marrakech, consigliati anche dal proprietario del nostro Riad ma erano entrambi pienissimi, dunque abbiamo ripiegato sui Les Bains de l’Alhambra: 45 minuti di sauna, scrub per passare poi alla sala massaggio, piena di candele e aromi e 45 minuti di massaggio con olio di Argan. Favoloso.

Ci spostiamo poi in taxi verso il giardino Majorelle, che prende il nome dall'artista francese Jacques Majorelle, che scelse Marrakech come dimora nei primi del 900. Qui costruì una villa con le pareti blu ("oggi detto blu Majorelle") e volle un giardino con due specchi d'acqua e tantissime piante, tra cui cactus, noci di cocco, banani, bambù e tanto altro. Nel 1980 la villa e il giardino furono acquistate da Yves Saint-Laurent e Pierre Bergé, che le riaprirono al pubblico. All'interno della casa c'è il Museo di Arte Islamica.





Dopo una giornata in giro,  bellissimo fermarsi su una delle terrazze della città per gustarsi un tipico té alla menta. Questa foto è scattata sulla bellissima terrazza panoramica de La Maison de la Photographie, museo fotografico che raccoglie foto dal 1870 al 1950.




La sera del 31 l'abbiamo passata in piazza, anche se i marocchini non festeggiano Capodanno. Abbiamo incontrato alcuni amici italiani e abbiamo brindato allo scoccare della mezzanotte (e assistito ad un paio di furti, ops). L'ultimo giorno abbiamo visitato il Gueliz, quartiere nuovo della città fuori dalla Medina, non particolarmente degno di nota.

Dove Mangiare: abbiamo provato dal ristorante "Lussuoso" ai piccoli ristorantini ai bar, e il cibo è più o meno sempre quello: la Tajine, un piatto in umido servito nel tipico coccio nel quale si cuoce il piatto sulle braci, in diverse varianti: mqualli (pollo limone e olive), kefta (carne piccante e uova), mrouzia (agnello con prugne), spiedini di carne, polpettine ripiene di verdura o carne, cous cous e poco altro.

Molto buono Le Marrakchi, in piazza, con una bellissima ambientazione e danzatrici del ventre.

Difficile reperire alcool: abbiamo trovato però "Le Balama", bellissimo ristorante e bar a lato della piazza, unico locale in centro che fa cocktail e dove si può fumare il narghilé.

Deludente invece il famoso Café de France: non vi daranno da mangiare ma potrete gustarvi un the alla menta (con le foglie) con una vista sui tetti (pieni di parabole) della città.


Un viaggio bellissimo!


Mats Gustavson

Red Carpets and Vips

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E comincia la stagione dei Red Carpets! Ieri è stata la volta dei Golden Globes, che mi interessano molto meno degli Oscar (sto cercando di vedere tutti i film nominati in tempo per la cerimonia – e non parlo di cinema, ovviamente, dato che non uscirà praticamente niente in tempo) ma che regalano le loro emozioni.


Amy Poehler e Tina Fey (bellissima con i capelli appena più lunghi) hanno –come previsto- fatto morire dalle risate con il loro discorso iniziale.






















E a proposito di cose divertenti:

Jennifer Lawrence fa la pazza come sempre




E Jacqueline Bisset che ritira il premio probabilmente ubriaca

Un po' meno divertente ma altrettanto scandaloso Ronan Farrow, figlio di Woody Allen e Mia Farrow, che pubblica un tweet cattivissimo sul suo profilo Twitter ("Missed the Woody Allen tribute - did they put the part where a woman publicly confirmed he molested her at age 7 before or after Annie Hall?").


Passiamo ai look, niente di entusiasmante per quel che mi riguarda.
Contrariamente alle mie aspettative, quelle incinta mi sono piaciute quasi di più delle altre:



Drew Barrymore molto carina in Monique Lhullier, anche se non mi piace la parte davanti del vestito alle caviglie (che molte hanno indossato) adoro i ricami romantici sull'abito


Olivia Wilde, che di solito odio, in Gucci Premiere, un abito super glamour ma appropriato per una donna incinta. Una pettinata in più non sarebbe stata male, eh.


Kerry Washington in custom Balenciaga, un abito dal design particolare assolutamente perfetto per adornare il suo pancione senza metterlo troppo in mostra.



Nonostante la gravidanza  molto bella anche Lena, strizzata in uno Zac Posen giallo canarino (scherzo Lena, ti amo! Il primo episodio di Girls mi è piaciuto DA PAZZI)


Mi stupisce Sandra in un abito "giovane" Prabal Gurung (ancora il davanti corto, ma perché? ) 


Fantastica Lupita Nyong'o (sapevo non mi avrebbe delusa, sceglie sempre bellissimi look) in Ralph Lauren. Non sono una fan del mantello-attaccato-all'abito ma in questo caso funziona alla grande.


Non particolarmente degna di nota Naomi Watts in Tom Ford, se non fosse per quel figone del marito, Liev Schreiber. Sono proprio una bella coppia.

Ma passiamo ai veri no:
Io non so come dirvelo ma da quando c'è Raf Simons da Dior la Haute Couture mi fa letteralmente vomitare.

Ci mostrano due esempi di abiti assolutamente orrendi Emma Watson e Jennifer Lawrence, che indossano COSE NON MEGLIO IDENTIFICATE.


Pantaloni sotto un abito da sera. Seriamente?



La versione moderna del vestito di Ariel appena sbarcata sulla terra, comprensiva di sedere insaccato.
 Io dico no, poi vedete voi.

Da altri red carpet, molto meno importanti:


Lena Dunham super cool alla festa per la terza stagione di Girls (che vi ripeto, è partita col botto)


Le Haim all'apertura del nuovo negozio Acne a Los Angeles (belli gli shorts Acne oversize in paillettes!)


E per finire Gwyneth Paltrow, Allison Williams e Rooney Mara alla serata di inaugurazione della mostra di Diane Von Furstenberg "Journey of a dress" a Los Angeles. Tutte e 3 belle e fedeli al loro stile. 
Gwyneth, tu non invecchi mai??

Manuela Pavesi

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Fashion editor e stylist (titolo ufficiale "fashion coordinator" ) presso Prada, braccio destro di Miuccia, fotografa. 
Dalle poche foto che ho trovato di lei direi il suo stile è abbastanza interessante, che ne dite?

Le culte de l'impersonnalité

Video della settimana

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"Learn how to transform yourself from a mean and sad New York Art School girl into an LA-friendly cute, sexy, flirty, hot, nice, and good vegan since birth":
Video spassosissimo che ho trovato sul canale VFiles sui diversi stili in voga oggi.



How animals eat their food. Morta.



Il set di questa pubblicità è un ufficio con una tv in altissima definizione al posto di una finestra.
Ad uno ad uno entrano dei candidati per colloqui di lavoro che si spaventano a morte quando vedono attraverso quella che sembra la finestra un meteorite che cade sulla città.
Terzo video, divertente ma anche inquietante - i candidati si spaventano veramente a morte -della campagna del marchio LG “Ultra Reality: What would you do in this situation?” .




Bellissima "Campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei lavori creativi"




Brandon Stanton, il creatore di Humans of New York (sito bellissimo che guardo tutti i giorni), ci racconta cosa c'è dietro al suo blog



Dite mai quello che pensate a chi vi piace? Stupendo esempio di come vanno di solito le cose e come potrebbero andare.




Interessante video sullo studio dei colori da J.Crew (perché non c'è in Italia?!!)

Buon weekend a tutti!
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